FAQ

Cos’è una specie autoctona?

È una specie naturalmente presente un una determinata area geografica nella quale si è originata o è giunta senza l’intervento diretto (intenzionale o accidentale) dell’uomo.

Cos’è una specie para-autoctona?

È una specie che, pur non essendo originaria di una determinata area geografica, vi sia giunta per intervento diretto intenzionale o involontario dell’uomo e quindi naturalizzate in un periodo storico antico (anteriormente al 1500 DC).

Cos’è una specie alloctona invasiva?

È una specie alloctona la cui introduzione in natura e/o la cui espansione rappresenta una minaccia per la diversità biologica.

  • Cos’è una specie alloctona?

    È una specie che non appartiene alla fauna o alla flora originaria di una determinata area geografica ma che vi è giunta per l’intervento diretto (intenzionale o accidentale) dell’uomo.

  • Quali sono le possibili cause di introduzione di specie alloctone?

    In Italia la presenza di specie esotiche in natura può essere ricondotta essenzialmente a tre fattori principali: introduzioni accidentali, introduzioni operate con il fine di ottenere popolazioni naturalizzate, fuga di specie importate per il mantenimento in cattività. Relativamente a quest’ultimo caso, alcune specie sono state introdotte in Italia  con lo scopo di creare allevamenti per produzione di carne o pellicce , altre importate a fini ornamentali o amatoriali e quindi rilasciate volontariamente in natura o sfuggite accidentalmente alla cattività. Altre specie vengo introdotte a fini venatori e in questo caso gli animali vengono immessi volontariamente in natura, talvolta con il rilascio di ingenti quantitativi di soggetti. Talora si tratta di taxa strettamente affini a specie autoctone, per cui si può determinare il rischio di inquinamento genetico delle popolazioni locali. Un’ulteriore categoria di specie alloctone, infine, è quella costituita da taxa introdotti in origine in aree esterne ai confini italiani ed in seguito giunte autonomamente all’interno del nostro Paese (introduzione secondaria).

  • Dov’è possibile trovare informazioni sulle specie alloctone?

    Di seguito alcuni link dove è possibile reperire informazioni:
    http://biodiversity-chm.eea.europa.eu/information/F1059808330/
    http://www.cbd.int/invasive/
    http://www.isprambiente.it/site/it-IT/
    http://www.europe-aliens.org/
    http://www.minambiente.it/
    http://www.issg.org/

  • Qual è la normativa di riferimento?

    L’introduzione di specie alloctone è regolamentata da:
    – L. 6-12-1991 n.394 Legge quadro sulle aree protette che vieta l’introduzione di specie estranee, vegetali o animali, che possano alterare l’equilibrio naturale nei Parchi e Riserve.
    – Legge 11 febbraio 1992 n. 157. L’art. 20 prescrive che l’importazione di fauna dall’estero a fini di rilascio in natura possa essere autorizzata solo in caso di specie autoctone per l’Italia.
    – Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357. Il regolamento disciplina  le procedure per l’adozione delle misure previste dalla direttiva “Habitat”, ai fini della salvaguardia della biodiversità. Il DPR 357/97 è stato successivamente modificato e integrato dal DPR 120/03. L’art. 5 richiede per ogni intervento che preveda rischi di introduzione in natura di specie alloctone una specifica autorizzazione da parte degli enti di gestione dei siti di importanza comunitaria basata su una valutazione di incidenza.

  • Quali sono il luogo di origine, l’attuale distribuzione e le caratteristiche ecologiche del Ratto nero?

    È una specie di origine asiatica; l’areale originario secondo alcuni autori è collocabile nell’Asia sud-orientale, secondo altri nella Penisola Indiana. In Italia è considerato come una paleointroduzione, i reperti archeologici più antichi che testimoniano la presenza di questa specie  sono rappresentati dai ritrovamenti sardi di 5000 anni fa. Si adatta ad ambienti diversi, può vivere sia a stretto contatto con l’uomo, sia in habitat più naturali. Per il Ratto nero sono stati dimostrati effetti negativi sia sulla vegetazione, sia sulla fauna vertebrata ed invertebrata, in terraferma come sulle isole. Può predare uova e nidiacei non solo degli uccelli che nidificano a terra ma anche di quelli che si riproducono sugli alberi. La presenza del Ratto nero negli ambienti insulari può inoltre favorire il mantenimento di densità elevate di predatori autoctoni come i gabbiani.

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